lunedì 31 dicembre 2007

Festeggiamenti obbligatori

Ed eccolo qua, il ferragosto invernale. Che fa il paio con l'altro giorno in cui è obbligatorio festeggiare: il 15 Agosto, capodanno estivo.
Sono quei giorni all'avvicinarsi dei quali mi riprometto sempre che prima o poi andrò a letto, ma alla fine, incatenato ai clichè, non lo faccio.
La gente pare impazzita e sembra che non si avverta nessuna crisi economica. Intendiamoci, sono tra coloro che detestano la retorica del declino sia quando governano gli uni sia quando governano gli altri. Prendo solo atto che nella rossa Ravenna, stamattina i negozi, soprattutto quelli che vendono beni non proprio di prima necessità, erano affollatissimi.
E allora, viva il ravennate che fa girare l'economia!

domenica 30 dicembre 2007

Il nuovo anno e questo blog

Anche se quasi mai si rispettano, di questi tempi è consuetudine fare buoni propositi.
Il mio è quello di tenere aggiornato questo blog a partire dal 2008.
Non sarà facile, ma ce la devo fare.
I tempi non mi consentono più di fingere che questo mezzo di comunicazione possa essere snobbato.

domenica 18 febbraio 2007

Ecumenismo in nome dello sport

Questa proposta di ordine del giorno serve a ricercare l'unanimità sui principi cardine che dovrebbero accumunare maggioranza e opposizione.

Vediamo se me l'approvano...


Il Consiglio della Seconda Circoscrizione:

Appreso che:

- Nella giornata di venerdì 2 Febbraio durante la partita di calcio Catania Palermo, si sono verificati violentissimi scontri tra tifoserie e forze dell’ordine che hanno causato la morte dell’agente di Polizia Filippo Raciti;

Considerato che:

- Secondo gli inquirenti tali scontri erano stati organizzati a tavolino con il deliberato intento di mettere in difficoltà le forze dell’ordine tanto che gli stessi inquirenti hanno parlato di “Intifada contro la Polizia”;

- Nelle città di Livorno e Piacenza sono apparse vergognose scritte contro la Polizia e contro lo Stato che hanno ulteriormente ferito ed umiliato gli agenti e le loro famiglie;

Osservato che:

- Nel territorio della circoscrizione sono presenti la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri e lo Stadio;


SI IMPEGNA:



ad esprimere, a nome di tutti i cittadini abitanti della circoscrizione, la propria incondizionata solidarietà e vicinanza alle Forze dell’Ordine e a farsi promotore di una campagna che, rivolta soprattutto alle fasce d’età più basse della popolazione, le sensibilizzi sul fondamentale lavoro di chi si occupa dell’ordine e della sicurezza nella nostra città come in tutto il paese, affinché si formino cittadini di domani consapevoli, responsabili e dotati del senso civico necessario per una sana convivenza civile in tutti i settori della vita.

lunedì 22 gennaio 2007

Il buonismo di Gasperoni

Il Dott. Elio Gasperoni è persona preparata e colta. Ha delle convinzioni politiche note a tutti e gestisce bene, a quanto pare, la holding che ha creato a sua immagine e somiglianza quando era assessore al Bilancio del Comune di Ravenna.
In ragione di tutto ciò, proprio perché lo ritengo persona intelligente, consentirà se manifesto, dall’umile sgabello di chi sta all’opposizione, il mio totale dissenso nei confronti del buonismo peloso che traspariva dalla sua lettera pubblicata nei giorni scorsi.
Una delle caratteristiche meno felici del nostro tempo è, a mio avviso, non chiamare le cose con il loro nome: gli spazzini sono diventati “operatori ecologici”, i ciechi “non vedenti”, i sordi “non udenti”, i postini, “portalettere” etc. Ora si vorrebbe che non si chiamasse barbone chi fa il barbone.
Caro Gasperoni, l’ipocrisia non è di chi si volta dall’altra parte perché è infastidito dalla vista di fenomeni sociali non graditi. L’ipocrisia è piuttosto quella di chi finge di non sapere che il novanta percento dei cittadini ravennati di destra e di sinistra che vedono il barbone non gradiscono la sua presenza.
Perché dobbiamo dire che ha fatto una scelta e non possiamo dire che probabilmente di scelta consapevole non si tratta se chi la compie psichicamente non è in sé?
La religione cattolica che, con i limiti di chi è peccatore, professo sin dalla nascita, non predica il pauperismo, ma la carità. Si tratta di due concetti diversi. E la carità in questo caso è occuparsi del barbone con tutti i metodi eticamente e giuridicamente leciti togliendolo dalla strada, nella consapevolezza che in quanto barbone non si comporta secondo i dettami del vivere civile.
Ora, poiché questa città fino ad oggi ha avuto la fortuna di non doversi confrontare con esperienze simili – ma solo di mera fortuna si è trattato – sarebbe opportuno fare in modo che il problema venisse rapidamente a soluzione onde evitare che da domani di barboni in città ce ne siano più di uno.
A meno che, con zelo proporzionale alla verve con cui dispensa buonismo un tanto al chilo, il Dott. Gasperoni non voglia occuparsi personalmente del barbone di oggi e di quelli futuri.